martedì 14 ottobre 2008

L'autunno, manco a pensarci, è già arrivato

Le giornate galoppano come cavalli selvaggi e tra un raccolto di finocchi, un trapianto di cicorie, la sistemazione delle serre per l'inverno e l'etichettatura dei vasetti per le fiere, rischio di non dedicare il dovuto tempo al mio blog...
Ieri sera, visto che alla tele non c'era nulla di intelligente, come la maggior parte delle volte d'altronde, mi son ritrovato con in mano un libro che mi regalarono dei cari amici tempo fa: "Alta fedeltà" di Nick Hornby, edizione Le Fenici tascabili.


Un piacevole racconto, che in copertina recita : "ti dà la stessa sensazione che provi ascoltando un disco più bello di tutti quelli che puoi ricordare" . In effetti va giù come un buon rum, nel senso che è bello e piacevole, ma devi sorseggiarlo se non vuoi che ti bruci troppo la gola e, nel caso del libro, devi prenderti il tempo di ricordare le canzoni che cita per capirne a fondo il senso... io ci ho messo alcuni anni, per la precisione dal natale 2002, per trovare il modo di ascoltare quei brani, e grazie al banner musicale qui di fianco, ieri son riuscito a rileggerlo con la giusta musica in sottofondo! (alcuni dei brani sono anche finiti nella mia playlist e si sentono in sottofondo!)
Dopo aver ripercorso in un paio d'ore le parti salienti di questo romanzo, mi è venuto in mente di applicare lo stesso sistema di "ascolto del romanzo" ad un altro libro che lessi tempo fa, che parla ancora di musica, ma di tutt'un altra musica in realtà, "Stati di alterazione, storia della cultura dell'ecstasy e dell'acid house", di Mattew Collins, ed. Mondadori, una lettura decisamente più impegnativa, che mi riaccompagnerà per alcune sere sul comodino.
Non trovo per il momento in internet la copertina della versione italiana, per cui inserisco la foto del testo originale, in inglese...
Per chi non lo sapesse, io ho vissuto una dozzina d'anni l'esperienza della house music, nelle vesti di un giovane e brillante "dj andy"... e questo libro a suo tempo mi aveva accompagnato nelle scelte musicali e nella comprensione di un fenomeno di deviazione sociale piuttosto diffuso. Magari, finito di rileggere il libro, mi cimenterò in un paio di commenti personali al fenomeno "discoteca", che tanto mi ha coinvolto in passato...




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