Fresare o non fresare... quando devo fare dei lavori rumorosi alle sette del mattino mi colgono sempre i sensi di colpa...così ho iniziato la giornata zappettando a mano nelle serre, fino alle 7.30 quando, reputata degna l'ora, ho inforcato il motocoltivatore e ho ripulito le melanzane, gli asparagi, i cavolfiori.
Ari ha distribuito le piantine d'insalata sui teli di pacciamatura (quelli in
mater-bi, materiale biodegradabile che mi permette di coprire il terreno e proteggerlo dall'erbacce, mantenere l'umidità e alzare di qualche grado la temperatura del suolo) e poi io l'ho piantata. Ari ha poi annaffiato e abbiamo coperto il tutto col velo di sposa, per fare un po' d'ombra.
Oggi Bu e Tre, dopo aver munto le zucchine, si sono dedicati alla pulitura delle serre dalle erbacce, lavoro che li ha impegnati fino a sera (sono solito estirpare le erbacce per impedire che depositino il seme nelle serre, come raccontava mio nonno, che non ho conosciuto, ma che era giardiniere in Francia...).
foto Nottetempo - Fossano
Tista ha fatto il turno di notte, con la consegna alle 3 ai mercati generali e poi a Ivrea.
Dopo pranzo vado a trinciare l'erba nel vigneto, dopo essermi fatto prestare la trincia stretta dal cugino Lino, mentre Ari stenta a ripulire le sponde del lago, e di ritorno si dedica all'etichettatura dei vasetti.
In laboratorio oggi si cucina il Bon Aptit, l'antipasto piemontese che va a ruba man mano che lo produciamo.
Manu calcola i costi di produzione dei vasetti, visto che è ora di rinnovare i listini e contatta un po' di clienti mentre il piccolo Elia riposa.
Arrivano i piantini, finocchi, porri, insalate, sedano, cavoli e cavolfiori e stasera prepariamo il terreno per piantarli domani.
Nessun commento:
Posta un commento