giovedì 15 febbraio 2007

schifezze e buon cuore: l'avventura di gatto Tsing-mao


L'altro giorno mi è capitata una vicenda che mi va di raccontare.


Leggevo il giornale locale e mi è cascato l'occhio su una fotografia che ritraeva alcuni volontari della protezione civile vicini ad un mucchio di materiali ingombranti. Il titolo recitava: operazione boschi puliti 2007. Leggendo l'articolo mi son reso conto che si trattava dei miei boschi, e, assai incredulo, son corso ad accertarmene di persona.


Ebbene, quel bosco era proprio il mio! Non immaginate neppure la gioia che ho provato! Erano anni ormai che ogni inverno dovevo prendermi un paio di giorni da dedicare alla rimozione di macerie e schifezze da quel bosco, siccome qualche pirla aveva preso l'abitudine di portarvi i propri rifiuti.

In effetti il mio bosco è posto in una strada appartata, e manco a farlo apposta c'è pure una bella piazzola sul ciglio della strada... insomma, il posto ideale per una discarica abusiva, visto che la forte pendenza della scarpata provvede a "smaltire" i rifiuti gettati...

Fatto sta che, per la nostra legge, il proprietario del fondo è responsabile della cura dello stesso e pertanto spettava a me procurarmi il verricello forestale e scendere a ripulire il pendio, pena un bel verbale da parte delle guardie forestali... insomma, in realtà non ce l'ho con la legge ma con quei simpatici pirla che si ripuliscono alloggi e cortile per poi insozzare il territorio!


Una volta mi è capitato di trovare una bella borsata di riviste.. con tanto di indirizzo del destinatario... vabbè, in fondo siamo una specie intelligente...


Un'altra volta poi ho trovato, in un sacco con scritte in cinese, chiuso e appeso ad un ramo bello alto, un gattino che piangeva disperato in mezzo ad altri due che ormai avevano consumato le loro sette vite...è gatto Tsing-mao, quello nella foto, due anni dopo...


Ok, basta coi toni polemici, non mi resta che ringraziare di vero cuore gli amici della protezione civile! E' rassicurante sapere che c'è ancora qualcuno con un po' di rispetto per la natura.