giovedì 21 maggio 2009

Sudore e nidi

Ancora scolaresche di passaggio: La prima elementare dell'EInaudi di Dogliani, insieme alla prima della scuola elementare di Murazzo, Fossano, giovedì 14, poi stamattina la seconda media di Fossano.
Intanto procedono i lavori... in laboratorio Irene produce il Bagnet Verd, la deliziosa salsa verde di prezzemolo e aglio, i campi si riempono delle colture estive, peperoni, melanzane, fagiolini e fagioli, i ragazzi continuano la loro opera di scierbatura manuale, togliendo l'erba dai fori del telo delle cipolle.
Nelle nocciole si spollona e si tratta con zolfo, nelle susine intervengo col Bacillus thuringiensis per controllare i "gianin", i bruchi della cidia molesta e funebrana.

La sera tante cene tra amici, tanti progetti in ballo e tante chiacchiere piacevoli, ad esempio a casa di Beppe Dho, norcino e salumiere di Centallo, anche lui Sovversivo del Gusto che ci delizia coi suoi prodotti e ci fa visitare il bel laboratorio. (é il tipo losco della foto qui sopra, nello scatto di Marco Salzotto)

Quando poi gli amici o la tele non offrono nulla come al solito ripiego su qualche buona lettura:
Prendo in mano il libro prestatomi da Beppe, collega di viaggio in Burkina: "Grazie Burkina" di Silvano Granchi, edito da EMI.
Mi ritrovo nei posti che mi hanno ospitato un paio d'anni fa e rivivo esperienze vissute.
In effetti lo leggo con un po' di pregiudizio, trattandosi di un libro che racconta di un movimento di volontariato missionario, e vi trovo in effetti tutti gli stereotipi propri di chi vede il mondo dall'alto della sua posizione culturale e religiosa, con una scarsa propensione all'apertura a modi diversi di pensare e di vivere...

Poi leggo "Cibo d'Africa" percorsi dal Sahara a Soweto, di Ettore Tibaldi, Slow food editore. Qui ritrovo invece in pieno la "mia Africa" quella vera ed orgogliosa di essere se stessa, con le sue variopinte culture e con tutte le sue contraddizioni, con la sua ricchezza alimentare e con la sua veste di melting pot sociale e culturale. Vi trovo l'entusiasmo di chi sa apprezzare cose non normali per noi occidentali, come puè essere un piatto di larve o una tilapia arrosto! Vi trovo i paradossi del continente nero, le storie di migrazioni e di sottomissioni, il colonialismo del passato e quello più subdolo del presente, vi trovo il piacere di sedere a casa d'altri per scoprirne in silenzio le storie.

Una curiosità: sto assistendo ad un interessante vicenda etologica: le mie due gatte hanno partorito. Nulla di strano, salvo il fatto che quella insicura di mina Lea ha deciso di deporre la sua nidiata nella stessa cesta di micina Micetta... da qui il dramma: per allattare si litiga... tutti e sei hanno lo stesso profumo, tutti sono di entrambe... e via a spostare la nidiata: una li porta in garage, l'altra li ruba per nascondermeli nel cassetto dei calzini, da qui via in salotto, e così via... è una danza perversa ma i micini sembrano star bene, in fondo così han due mamme che li nutrono...

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