domenica 10 giugno 2012

Biodiversità

Da anni sono innamorato di natura, in fondo ne ho fatto il mio mestiere; ho studiato Scienze Naturali e sono un appassionato di documentari, sostanzialmente ho una curiosità irresistibile verso tutto ciò che vive con me sul pianeta. 
Ma più di ogni altro gruppo di animali, sono attratto dai rettili, sarà perchè in fondo mi rimane quell'atavica paura che deve aver salvato la vita a tanti uomini, al punto da diventare un carattere dominante del nostro comportamento! Fatto sta che dopo aver fatto un salto all'indietro per lo spavento, ogni volta che incontro un rettile devo tentare di catturarlo.... e il più delle volte ci riesco!
Ad esempio, giovedì sono andato a tagliare l'erba  nell'appezzamento a S.Luigi dove ho impiantato il mio boschetto e mi sono stupito della quantità di grilli (Gryllus campestris) che saltavano via, ed alcuni erano davvero enormi. I grilli sono il cibo preferito di un sacco di rettili, e infatti in tre ore di lavoro ho visto una bella rassegna dell'erpeto-fauna regionale nel mio campo, tra cui un sacco di lucertole, in ordine di comparizione:
- Lacerta agilis (Lucertola degli arbusti), sia le femmine brune che i bei maschi verdi brillanti a chiazze nere;
- Lacerta lepida ( Lucertola ocellata) con le caratteristiche chiazze a pois blu sui fianchi, praticamente un varano multicolors, enorme, più di 50 cm!

- Lacerta viridis (Ramarro) verdissimo e impavido, al punto che dovevo scendere dal trattore e spostarlo per non trinciarlo insieme all'erba...


- Lacerta muralis (Lucertola muraiola)
- Lacerta campestris (lucertola dei campi) 

Dulcis in fundo, il giorno prima evevo intravisto la coda di un serpente che si intrufolava in un mucchio di ramaglie e ho dovuto indagare... ho dovuto rimuovere tutto il mucchio di legna e foglie con l'aiuto di Traorè ma ne è valsa la pena: ho intravisto le chiazze nere su fondo giallo e mi ci sono tuffato! Come mi insegnano i vari naturalisti-documentaristi ho afferrato il corpo, immobilizzato la testa con un bastone e tenuto in sicurezza l'animale afferrandolo sotto alle mascelle.
A parte i pitoni domestici, questo è il più grosso serpente selvatico che io avessi mai manipolato, è stato davvero emozionante!







Si tratta di un bell'esemplare di Coluber viridiflavus (Biacco) di circa 1,60 metri e con un diametro di tutto rispetto, credo che avesse almeno 5-6 anni.
E' un animale piuttosto aggressivo, ha sibilato e si è dimenato stringendomi le braccia nelle forti spire cercando ripetutamente di mordere, e mi ha deliberatamente "cagato addosso" nel tentativo di farmi schifo affinchè lo liberassi...

Poi abbiamo fatto amicizia e mi ha osservato per un po' mentre lo tenevo per la coda, prima di sparire nell'erba del giardino. ( Le foto le ha fatte Traorè col telefonino, e son venute un po mosse perchè tremava...)

1 commento:

Dr. Stefano Marcelli ha detto...

Bravo, bel sito. Grazie mille. Sei un gran cacciatore ed erpetologo rispettoso della natura. Ciao, Stefano Marcelli Darfo Boario Terme (Brescia)