Stamattina facendo un giro di ispezione nelle serre mi sono imbattuto in alcune foglie di coste e di fagiolino completamente puntinate di bianco e sulle cime delle piante ho trovato delle ragnatele ricoperte di piccoli animaletti arancioni.
Munito di lente d'ingrandimento e dei miei preziosi manuali, sono risalito al misterioso esserino e ho capito che si trattava di un pericoloso nemico delle colture: il ragnetto rosso o, meglio, il Tetranycus urticae. Non è la prima volta purtroppo che mi capita di imbattermi in questi voracissimi acari e pertanto ho subito provveduto ad allontanare dalla serra i nidi ed eliminare gli animaletti col piretro ( insetticida naturale, estratto da un crisantemo africano).
In passato, sul pomodoro ho invece utilizzato un sistema di lotta biologica, essendo molto più limitata l'entità dell'invasione: ho fatto un lancio di adulti di fitoseidi, degli acari predatori molto voraci, il Phytoseiulus persimilis.












In realtà si tratta di poltiglia bordolese, di zolfo, di concimi organici o tutt'al più di spore batteriche, tutte sostanze naturali e consentite dai regolamenti!!! Per chi volesse saperne di più, non esitate a contattarmi, via blog o all'indirizzo 


, molto giovane, ma pur sempre diversa da una ben più banale biscia d'acqua, per quanto a prima vista potessero anche essere scambiate. Sono piccole soddisfazioni, lo so, ma in fondo è bello stupirsi delle piccole cose...










