mercoledì 11 giugno 2008

Tanto per parlar del tempo...

Ha finalmente smesso di piovere,... ora grandina!

Oggi stavo trattando le cipolle contro la peronospora, la muffa grigia che arriva gaudente del tempo umido e calduccio che questa primavera non è mancato e , come di consueto, si è rimesso a piovere...


ieri la stessa solfa, mentre trattavo le susine

e il giorno prima idem, mentre ci provavo sui pomodori...



mi sa che quest'anno la signora muffa sarà difficile da controllare!
p.s. : per chi non lo sapesse, io tratto le mie piante con sostanze ammesse dai disciplinari dell'agricoltura biologica, quindi non spaventatevi se vedete un agricoltore bio incallito come me cavalcare il trattore con al seguito l'atomizzatore che distribuisce nuvoloni di vapori apparentemete tossici! In realtà si tratta di poltiglia bordolese, di zolfo, di concimi organici o tutt'al più di spore batteriche, tutte sostanze naturali e consentite dai regolamenti!!! Per chi volesse saperne di più, non esitate a contattarmi, via blog o all'indirizzo info@ortodelpianbosco.it

martedì 10 giugno 2008

Festa slow food al castello del Valentino - Torino

Domenica 15 Giugno mi trovate col banchetto alla festa delle condotte del Piemonte e Valle d'Aosta di Slow Food, al Castello del Valentino di Torino!!!


Ecco il programma: (clic sull'immagine)

lunedì 9 giugno 2008

La nostra mamma Terra

Navigando tra i blog di amici ho pescato (e rubato) questo link che trovo assolutamente istruttivo e quindi approfitto per divulgarlo tra i miei visitatori...



Visitatelo con cura, e se non vi bastasse, riflettete sulla nostra impronta sul pianeta facendo il giochetto che segue! (il gioco è alla pagina "personal footprint")


L'amico derubato lo trovate sul suo blog: http://www.beniaminodellatorre.com/

sabato 7 giugno 2008

Compagni di campagna

Non ho mai avuto l'abitudine di considerare le giornate di pioggia come "brutte" giornate, in fondo si sa, gli agricoltori hanno bisogno che piova... oggi però devo ammettere di essere stato felicemente sorpreso dai due raggi di sole che si son degnati di attraversare le nubi che ormai da settimane non ci danno tregua.

Così mi son tuffato nel pantano in cui si sono trasformati i miei campi e mi sono dedicato a quella che in assoluto ritengo essere l'attività più rilassante e rigenerante di questo mondo: tagliare l'erba col decespugliatore! Sarà per il suo incalzante ronzare, per l'erba e gli spruzzi di fango che ti spara addosso, per il profondo contatto con la natura che ti impone questo lavoro, ma fatto sta che è una delle mie attività preferite.

In più mi trovo spesso a dover interrompere il mio lavoro per via di animaletti che si intrufolano nei pressi del filo, e qui il mio passato da naturalista la fa da padrone, obbligandomi a prestare soccorso allo sfortunato essere, che provvedo a rimuovere dal sito rischioso e trasferire in più appropriata sede, non prima però di averlo dettagliatamente catalogato.

Oggi ad esempio tale missione mi ha portato via non poco tempo, essendomi imbattuto in un non ben identificato serpentello, e così, chiavi dicotomiche per il riconoscimento alla mano, mi sono dilettato a scoprire che si trattava di una Coronella austriaca, molto giovane, ma pur sempre diversa da una ben più banale biscia d'acqua, per quanto a prima vista potessero anche essere scambiate. Sono piccole soddisfazioni, lo so, ma in fondo è bello stupirsi delle piccole cose...

martedì 3 giugno 2008

ESCURSIOLAGO 2008 - festa riuscita!!!

E anche quest'anno, dopo una settimana di suspence in attesa del bel tempo, siamo riusciti a fare il pienone per la nostra festa!
Grazie a tutti quanti coloro che hanno partecipato e collaborato con noi!!!

Ecco le immagini dell'evento ( grazie a Manuel che ha scattato le foto!)











































domenica 25 maggio 2008

FESTA RINVIATA

ATTENZIONE: CAUSA PIOGGIA TROPPO INTENSA LA FESTA E' RINVIATA A DOMENICA 01 giugno !!!!!!

venerdì 9 maggio 2008

ESCURSIOLAGO 2008




Anche quest'anno la grande festa dell' Orto del Pian Bosco è in arrivo!!!


Ti aspettiamo DOMENICA 25 maggio per ESCURSIOLAGO 2008.




Ecco il programma:


è on-line il nostro sito!!!!!

Finalmente la mia azienda è sbucata su internet! Prova a curiosare tra le pagine e a cliccare qua e là e scoprirai il mio mondo.
Ecco l'indirizzo : www.ortodelpianbosco.it

mercoledì 23 aprile 2008

insetti

oggi mi han consegnato le trappole per catturare gli scolitidi , dei simpatici insetti che hanno l'abitudine di scavare gallerie sotto la corteccia degli alberi, fino a farli seccare. Per fortuna hanno anche il vizio di bere, e così li prenderò per la gola attirandoli con l'alcool e catturandoli, spero, con queste trappole appiccicose.
Non mi fa mai piacere dover far secco qualcuno, ma purtroppo bisogna ripristinare quell'equilibrio che io, agricoltore, ho compromesso inserendo nell'ambiente quegli alieni che sono le piante coltivate e se voglio raccoglierne i frutti devo tenere a bada quelle invasioni di insetti e organismi vari che vengono ad approfittare di quello che, dal canto loro, è un fast food di proporzioni esagerate...
Quelle della foto sono le mie piante di susina S. Clara, nel pieno della loro fioritura, la scorsa settimana. Ora gli insetti penseranno a impollinarle, mentre alcuni altri si daranno da fare per rosicchiarne le foglie, il tronco, i frutti, le radici, poi fortunatamente altri animaletti vivranno di questi ultimi, mangiandone le uova, le larve, gli adulti e mi daranno una mano a salvare il raccolto. E' bello pensare che in fondo non sono mai da solo a fare il mio lavoro...

lunedì 21 aprile 2008

Le api e il mais

Noi produttori bio a volte dobbiamo fare i conti con un mondo che sembra andare un po' di traverso... vi racconto una vicenda che sta accadendo qua e là in Europa e aimè anche a casa di alcuni cari amici apicoltori:

le api, lo sappiamo tutti, producono il miele, e fin qui tutto bene... per fare questo mestiere alcune di loro, le bottinatrici, si sono specializzate nella raccolta del nettare, e fanno lunghe distanze alla ricerca di fiori. Poi tornano all'arnia e depositarno il nettare, con cui si fa il miele, oppure il polline raccolto e anche la propoli. Poi queste api devono produrre i favi di cera e con le loro ali ventilare e riscaldare le giovani larve che crescono nei favi, oltre che nutrirle.

Stranamente quest'anno molte di loro non sono più tornate all'alveare, o sono a stento riuscite ad arrivarvi, per poi cadere a terra nelle vicinanze, con evidente e gravissimo danno economico per i produttori.

A quanto pare questo accade in coincidenza con la semina del mais! A me è parso quantomeno strano, visto che non avevo mai sentito parlare di api che si nutrissero di mais o di mais apivoro... ma oggi il mio amico mi ha spiegato l'arcano... sono i trattamenti che si fanno al seme, per la concia, contro funghi e insetti, con potenti prodotti chimici di sintesi ad azione sistemica, che vengono portati a spasso dal vento e finiscono sui fiori dove bottinano le api o sulla rugiada dove bevono... mentre me lo raccontava, come per magia, si è materializzato un forte odore chimico...un miracolo? No, il vicino di casa stava trattando il frutteto... e il vento, guarda un po', tirava addosso a noi... com'era già? deriva dei trattamenti? ???!!!
Per saperne di più:

sabato 19 aprile 2008

Letture d'inverno

I libri in fondo sono anche un bel modo per viaggiare alla scoperta di nuovi mondi, di nuove culture, di buone idee... e la lettura contribuisce a riportarti la terra sotto ai piedi e la testa oltre le nuvole, concetto che, a mio parere, esprime un modo equilibrato di vivere.

Inizio con un libro regalatomi a Natale da un caro amico, di una semplicità estrema, ma con contenuti profondi sui temi di ecologia e sociologia:
Il vento è mia madre di Nokus Feke Ematha Tustanaky, sciamano pellerossa, in cui si legge: "...Molto tempo fa, il nostro popolo ha riconosciuto la presenza della vita in ogni cosa che ci circonda: nell'acqua, nella terra e nella vegetazione. I bambini venivano presentati agli elementi affinchè, crescendo, non guardassero la natura dall'alto in basso. Ci sentivamo parte della natura, eravamo allo stesso livello. Rispettavamo ogni singolo filo d'erba, ogni singola foglia d'albero, ogni cosa."

Questo invece è un libro che ha atteso sullo scaffale per anni il mio coraggio di affrontarlo e che si è rivelato semplice e piacevole, pur trattando di astrofisica in contrapposizione all'astrologia...
Il vero e il falso di Antonino Zichichi, scienziato scopritore dell'antimateria nucleare e di faccende simili, che smonta gli oroscopi e le costellazioni a colpi di leggi fisiche e misure astronomiche:
"...come detto più volte, nulla sta fermo nel cosmo... ...le velocità sopra citate portano alla conclusione che, dopo un anno, siamo a 20 miliardi di chilometri di distanza dalla zona di spazio cosmico in cui ci si trovava l'anno precedente."

Poi mi sono dilettato nella lettura di alcuni libricini che insistenti "vù cumprà" mi avevano convinto ad acquistare nelle varie fiere dei dintorni, e tutti si sono rivelati splendidi, anche se molto crudi e a volte anche violenti, parlando di fiabe africane e di immigrazione, di amori e di guerre, ma soprattutto di preconcetti e razzismo.
Eccone alcuni:
Neyla, un incontro due mondi e Imbarazzismi e nuovi imbarazzismi di Kossi Komla-Ebri
Numbelan,il regno degli animali e Pap, Ngagne, Yatt e gli altri di Mbacke Gadji
Afro-beats di Piersandro Pallavicini
Luna park Rwanda di Ciko
Sette giorni a Dakar di Massimo Giannini e Luca Macchiavelli

sabato 9 febbraio 2008

immagini d'Africa


Io, il Burkina Faso e la polvere



Irrigazione nei campi di cipolla



Baobab, villaggio



Mercato al villaggio



Villaggio di Tebò



Autotrasporti Burkinabè...



La gioia dei bimbi, scuola di Tebò
Nettezza urbana a Koudougou

Mercato di Koudougou

Naaba Tigre, il re

Artigianato in latta
Comitato di accoglienza

Samira
Casacade de Banfora
Savana, Bobo Dioulasso
Le cajman sacrèe

venerdì 1 febbraio 2008

polvere rossa

Polvere da smaltire pian piano, ora che son tornato, da tossire e da soffiar via dal naso, una sottile polvere rossa, compagna immancabile del mio viaggio in Burkina Faso. Sono stato a Koudougou, a Ouagadougou, a Bobo Dioulasso, a Banfora, a Sabou, a Imasgo e a Tebò, a Boromo e sempre, ovunque, la stessa polvere mi ha rincorso. La sollevano le auto, mentre sfrecciano sulle piste di terra battuta, la raccolgono le donne, con i loro corti scopini di paglia, ammucchiandola in piccole piramidi che vengono poi vendute ai costruttori che passano coi loro sgangherati camion a raccogliere materiali edili nella savana. La stessa polvere che impastata all'acqua forma i mattoni stesi a seccare al sole e poi ordinati in muretti, case, granai, in cui uomini, donne, bimbi e maiali, galline e faraone, asini e buoi, lucertole e zanzare condividono la loro esistenza. E' stato un tuffo in un modo d'essere antico, di vite semplici, di umiltà e di estrema generosità, in cui una lampadina diventa un lusso, e il tempo scorre lento verso ogni tramonto. Sono rimasto affascinato dalla rigida struttura dei villaggi, dalla condivisione dei beni e dai ruoli di ciascuno e altrettanto spaventato dalla illusione di progresso trovata in città, dove migliaia di minuscoli venditori di poche cose si fanno concorrenza spalla a spalla, dove il moderno sacchetto di plastica ha trasformato i cortili e le strade in enormi discariche a cielo aperto! Ho poi avuto sdegno nel vedere l'arroganza delle istituzioni, arroccate nei loro palazzi sfarzosi, che sfrecciano trombettando sulle strisce d'asfalto statale, seduti sulle loro auto giapponesi quatre-quatre, sprezzando quei loro concittadini che rovinano l'immagine del paese con le loro stentate vite.
Le stelle dominano incontrastate la notte, insieme alla grande luna e la natura lotta per sopravvivere all'avidità degli uomini: rubano legna e raccolgono frutti, incendiano per coltivare e spingono gli animali selvatici lontano, per dar pascolo alle mandrie domestiche. Un sistema sostenibile, nella dimensione del villaggio famigliare, ma che intorno alle enormi metropoli, ha assunto le dimensioni di un apocalittico deserto. Una fetta d'Africa affascinante, senza dubbio, per quanto povera e difficile, a cui mi sono legato e di cui tornerò a parlare.

venerdì 11 gennaio 2008

verdi colline d'Africa...?!?


Il tempo scivola via veloce e ormai la partenza è alle porte.

Martedì prossimo la mia piccola comitiva volerà nell'ex Alto Volta, oggi Burkina Faso.


Sono almeno vent'anni che sogno di andare in Africa, complice un Hemingway dai racconti fascinosi, una serie di Piero Angela and friends dai documentari struggenti e non ultimo, una profonda amicizia con la famiglia Kaborè, che renderà possibile il mio soggiorno.


Oggi conosco solo un'Africa fatta di racconti, un enorme paese di differenti etnie e di conflitti, di una natura esplosiva e di miti da safari, di ricchezze e di povertà estreme, di caldo, di sabbia e di malattie. Un paese che mi spaventa, almeno quanto mi affascina. Non posso poi dimenticare la grande migrazione, quella studiata sui libri di antropologia, che fa si che in fondo tutti siamo in origine africani. E ancora la curiosità che mi porta a voler toccare tutti i continenti ( per non dire tutti gli stati...) lottando con il solito tempo che corre e che ti obbliga a cogliere al volo ogni buon motivo per partire, giusto per non avere poi il rimorso di aver sprecato un'occasione.


In ogni caso, l'eccitazione è tanta, e mi ritengo fortunato per aver l'opportunità di vivere due settimane nell'Africa vera, a casa di africani e non rinchiuso in un anonimo villaggio da turisti.

Purtroppo non voglio esporre il mio piccolo Elia ai rischi che implica quest'avventura e così mi ritroverò per la prima volta lontano da lui e da Manu per un po' di tempo.


So che sarà dura, so che dovrò portarmi dietro uno stomaco ed una coscienza di riserva, ma sono sicuro che realizzerò il mio sogno d'Africa.


Al ritorno avrò ricordi e esperienze da raccontare, ne sono sicuro, e ne sarà valsa la pena!


mercoledì 24 ottobre 2007

tante fiere e idee per l'inverno...

Il freddo mi ricorda che l'inverno è alle porte e con lui arriva il mio periodo di "letargo".

La produzione ormai rallenta e ci si può dedicare alle attività che preferisco: progetti e programmi, oltre che ovviamente ai piccoli lavori di giardino e potature varie.

Ci siamo lasciati alle spalle le feste in cascina e una una serie di bellissime fiere qua e là per la regione.

Così, dopo la fiera di giardinaggio alle serre reali di Racconigi e quella, magnifica, al Castello di Masino, la voglia di giardino torna ad incalzare e tanto per non lasciar nulla al caso, mi metto giù di buona lena e realizzo un progetto che, spero, metterò in piedi collaborando con qualche scuola, magari l'agraria di Cussanio.

Vorrei creare un GIARDINO SEMISPONTANEO, sfruttadndo l'area dove c'è il mio lago e trapiantando esclusivamente piante locali, creando però un bel giardino da far visitare.

Speriamo che vada in porto e , come al solito, sono benvenute tutte le idee e le riflesioni in merito!!!